LA VALUTAZIONE CHE CI PIACE…..

La valutazione è attività di ricerca per conoscersi, conoscere e orientare; tratta, argomenta e descrive quando e quanto un alunno realizza, progredisce, si impegna e si relaziona con gli oggetti della cultura e i soggetti dell’esperienza.

Implica forme di autovalutazione di adulti, bambini e ragazzi, volte a costruire

consapevolezza, a cooperare, ad andare verso l’autonomia facendo insieme.”

POF E VALUTAZIONE DELL’OFFERA FORMATIVA:

Il presupposto essenziale per buoni risultati è lo stretto legame fra la progettazione e la sua valutazione:

queste sono due fasi complementari all’interno di un ciclo virtuoso, in cui la valutazione serve per regolare e far evolvere la progettazione stessa.

Sulla base di ciò la valutazione degli esiti formativi del POF veniva  realizzata ricorrendo a strumenti diversificati:

• autoanalisi dei diversi team di docenti impegnati nella realizzazione dei progetti,

• analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgere in sede di Collegio dei docenti e di Consiglio di istituto per gli aspetti di rispettiva competenza;

• questionari rivolti a docenti, studenti e genitori per conoscere il grado di soddisfazione via via raggiunto e l’accettazione dell’organizzazione didattica.

Allo scopo di controllare la qualità del servizio scolastico offerto, vengono condotte periodicamente forme di verifica e di valutazione sulla funzionalità delle prestazioni d'opera erogate.

Tra le azioni promosse, particolare significato rivestono le iniziative miranti a coinvolgere in maniera diretta gli utenti (genitori e alunni).

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA:

La progettazione illustrata, al fine di una sua continua regolazione e rendicontazione, è accompagnata da azioni di monitoraggio, verifica e valutazione.

Tale valutazione avviene all’interno di organi che svolgono, tra le altre, anche tale importante funzione:

- il Collegio dei Docenti innanzi tutto, che ogni anno valuta la congruenza delle azioni realizzate ed il raggiungimento degli obiettivi attesi, rispetto a quelli progettati nel POF e nei singoli progetti attuati; la congruenza dell’organizzazione e degli incarichi svolti dai singoli docenti per l’attuazione dei progetti;

- i singoli Consigli di Classe/Intersezione/Interclasse tecnici per la progettazione pertinente al singolo plesso;

ASPETTI SPECIFICI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

Nella scuola dell’infanzia valutare significa comprendere a fondo le potenzialità, le

capacità e le eventuali difficoltà del bambino per aiutarlo, stimolarlo, rassicurarlo.

Valutare significa prendere atto di come stanno andando le cose, per capire quali aspetti

educativi vadano approfonditi, e quali sono le scelte pedagogico-didattiche migliori per il

gruppo e per i singoli con cui si lavora.

Viene effettuata quotidianamente attraverso l’osservazione diretta, l’analisi degli

elaborati, l’ascolto; periodicamente con osservazioni scritte, confronti tra bambini ed

insegnanti, tra il team docenti e, per i bambini in uscita, attraverso la compilazione del

fascicolo personale.

Una forma privilegiata è la documentazione intesa come memoria, comunicazione,

riflessione che coinvolge bambini, genitori e insegnanti per dare senso e significato alla

quotidianità, valore all’infanzia, identità alla scuola.

E’ pensata e realizzata per i diversi attori del processo educativo:

- per i bambini: per ripensare l’esperienza e renderli consapevoli della crescita personale e

del gruppo (cartelloni, librone personale);

- per i genitori: per condividere il processo educativo, rafforzare la collaborazione e

sollecitare lo sviluppo dell’autostima del proprio bambino (documentazione fotografica e

multimediale);

- per gli insegnanti: intesa come processo di autovalutazione che permette di riflettere sul

proprio operato, confrontarsi, dare visibilità e continuità all’identità della scuola (librone di

plesso con la narrazione e la documentazione dei percorsi).

ASPETTI SPECIFICI PER IL I° CICLO DI ISTRUZIONE

Nella valutazione degli alunni, gli insegnanti si attengono alla normativa vigente (DPR

122/2009; c.m. 49/2010 e c.m. 46/2011): essa è espressione dell’autonomia didattica dei

docenti e ha per oggetto il processo di apprendimento (pertanto è formativa e regolativa

dell’azione didattica), il comportamento e il rendimento complessivo dell’alunno. Ha per

scopo anche la presa di coscienza da parte dell’alunno delle sue carenze e dei punti di

forza, nella prospettiva europea della competenza dell’”Imparare ad imparare”. Le

verifiche sono congruenti agli obiettivi esplicitati nel POF.

La valutazione ha carattere formativo (CFR. art.1, comma 3 del DPR n. 122 del 22/06/09) e considera i

risultati conseguiti in rapporto alle personali possibilità. 

La valutazione sommativa tiene conto di una pluralità di elementi:

-           livello di partenza

-           risultati conseguiti

-           percorso dell’alunno

-           progressi

-           impegno

-           potenzialità

Gli insegnanti fanno in modo che l’informazione alle famiglie lungo il percorso sia

tempestiva e trasparente.

Al termine della scuola primaria la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti.

Al termine della scuola secondaria di I° grado la scuola certifica le competenze raggiunte

dagli alunni e l’esito conseguito al termine dell’esame di Stato.

In data 8 marzo 2013 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento che istituisce e disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche (da ora: “Regolamento” e “SNV”). Il modello procedurale e valutativo delinea un percorso ciclico (art.6 del Regolamento) che lega l’autovalutazione d’istituto alla valutazione esterna, alla definizione e implementazione di un coerente piano di miglioramento, alla rendicontazione dei risultati raggiunti presso tutti i portatori di interesse.

Il 18 settembre 2014 è uscita la Direttiva n.11 nella quale sono individuate le priorità strategiche della Valutazione del sistema educativo di istruzione. In essa sono stabilite le modalità di avvio per la predisposizione di strumenti organizzativi e di acquisizione di competenze adeguate per lo sviluppo del procedimento di valutazione in tutte le scuole.

Un buon processo valutativo consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo

A partire dall'anno scolastico 2014 / 2015 tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione saranno coinvolte in un percorso triennale per avviare il procedimento di valutazione:

N.

FASI

ATTORI

A.S. 2014/2015

A.S. 2015/2016

A.S. 2016/2017

1a

AUTOVALUTAZIONE

Tutte le scuole

     

1b

VALUTAZIONE ESTERNA

Circa 800 scuole all’anno

     

1c

AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Tutte le scuole

     

1d

RENDICONTAZIONE SOCIALE

Tutte le scuole

     

Tutte le istituzioni scolastiche elaboreranno nel primo semestre del 2015 attraverso un modello online il RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE ( da ora: RAV) .

A tal fine le scuole si doteranno di un’unità di autovalutazione costituita dal DIRIGENTE SCOLASTICO, dal DOCENTE REFERENTE DELLA VALUTAZIONE e da UNO O PIÙ DOCENTI individuati dal collegio Docenti.

Il format del RAV è stato predisposto dall’INVALSI e conterrà:

i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento didattico; una sezione di informazioni di competenza diretta delle scuole.

Questi dati saranno gestiti e inseriti su una piattaforma online riservata ad ogni scuola e disponibile da gennaio 2015.

Il nostro Istituto comprensivo si è dotato di un’unità di autovalutazione composta dalla Dirigente, da due docenti referenti della valutazione: Ferrari Marialetizia e Faggin Marilisa e dai due collaboratori della Dirigente: Bicocchi Nicoletta e Paoli Paola.

Il comitato si è incontrato nel mese di luglio per redigere il Rav e scegliere le priorità e gli obiettivi su cui incentrare i nuovi progetti di miglioramento per i prossimi tre anni.

In base agli esiti delle prove Invalsi riteniamo opportuno lavorare sugli alunni per diminuire la varianza tra le classi e migliorare i risultati delle prove di italiano e matematica. La nostra mission è prioritariamente migliorare le competenze degli alunni sia quelle legate agli ambiti disciplinari che quelle trasversali degli ambiti di Cittadinanza.

In sintesi le priorità (P) e i traguardi da raggiungere (T) sono:

  • Sulla base dei Risultati nelle prove standardizzate nazionali:

Diminuire la varianza fra le classi (P)

Diminuire la varianza fra le classi almeno del 20% per avvicinarci alla media nazionale. (T)

Migliorare gli esiti nelle competenza chiave di italiano e matematica (P)

Migliorare del 10% gli esiti nelle competenza chiave di italiano e matematica soprattutto rispetto alla media nazionale. (T)

  • Sulla base delle Competenze chiave e di cittadinanza

Aumentare la capacità di autoregolazione: reperire, organizzare, collegare e recuperare informazioni da fonti diverse (P)

Aumentare il numero di studenti in grado di riassumere efficacemente un testo mediante mappe, sintesi e che portano a termine i lavori nel tempo dato (T)

Capacità di osservare le regole e i patti sociali condivisi per contribuire proficuamente alla vita della comunità. (P)

Diminuire: le sanzioni disciplinari; gli episodi di aggressività, minaccia, prepotenza, bullismo, fatti anche attraverso gli strumenti tecnologici (T).

Gli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico), su cui il nostro Istituto lavorerà con il PIANO DI MIGLIORAMENTO sono:

1)Curricolo, progettazione e valutazione:

  • Elaborare prove comuni di lingua italiana e di matematica
  • Utilizzare un curricolo, una progettazione e una valutazione oggettiva e condivisa.
  • Insegnare a schematizzare le informazioni attraverso le mappe, per  memorizzare in modo visivo e più velocemente i contenuti.

2) Inclusione e differenziazione

  • Favorire  processi di apprendimento in situazione laboratoriali e per classi aperte.
  • Favorire l'inclusione attraverso lavori di gruppo in cooperative learning.

IN CHE MODO GLI OBIETTIVI POSSONO AIUTARE AL RAGGIUNGIMENTO DELLE PRIORITÀ:

Per raggiungere le priorità individuate, riteniamo che si debba operare su una pluralità di processi puntando soprattutto su modalità di apprendimento cooperativo che favoriscono il raggiungimento del benessere in classe.

Ora il nostro RAV è in rete e bisogna iniziare a lavorare sul PIANO DI MIGLIORAMENTO, cioè individuare uno degli obiettivi prefissati ed elaborare prove comuni per migliorare i risultati e raggiungere i traguardi previsti. Questo per il 2016, poi si proseguirà con gli altri obiettivi per raggiungere tutti i traguardi nell’arco del triennio 2016- 2019.

IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DELLE SCUOLE S.N.V.

IL COLLEGIO DOCENTI UNITARIO DEL  09 dicembre 2015 HA ELETTO I RAPPRESENTANTI DOCENTI PER LA PRIMARIA E SECONDARIA CHE ENTRERANNO NEL NUOVO COMITATO DI VALUTAZIONE.

126. Per la valorizzazione del  merito  del  personale  docente  e' istituito presso il  Ministero  dell'istruzione,  dell'università  e della ricerca un apposito fondo, ripartito  a  livello territoriale e tra le istituzioni  scolastiche  in  proporzione  alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì  i  fattori  di complessità delle istituzioni scolastiche e delle  aree  soggette  a maggiore  rischio educativo, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

  127. Il dirigente scolastico, sulla base  dei  criteri  individuati dal comitato per la  valutazione  dei  docenti, assegna annualmente al  personale  docente  una  somma  del fondo di cui al comma 126 sulla base di motivata valutazione.

  128. La somma di cui al comma 127, definita bonus, e'  destinata  a valorizzare  il  merito  del  personale  docente   di   ruolo   delle istituzioni scolastiche di  ogni  ordine  e  grado  e  ha  natura  di retribuzione accessoria.

129: 3. Il comitato  individua  i  criteri  per  la  valorizzazione  dei docenti sulla base:

 a)  della  qualità  dell'insegnamento  e   del   contributo   al miglioramento  dell'istituzione  scolastica,  nonché  del   successo formativo e scolastico degli studenti;

 b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti  in relazione  al  potenziamento  delle   competenze degli   alunni e dell'innovazione didattica e  metodologica,  nonché della

collaborazione alla ricerca didattica,  alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

 c) delle responsabilità assunte nel coordinamento  organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

4. Il comitato esprime altresì il proprio parere  sul  superamento del periodo di formazione e di prova  per  il  personale  docente  ed educativo.  A  tal  fine  il  comitato  e'  composto  dal   dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti ed e' integrato dal docente a cui sono affidate  le  funzioni  di tutor. (Non ci sono i genitori)