Giovedi 12 maggio è venuto alla scuola media di Bagno il dottor Fabio Giannotti, pedagogista del Cps di Reggio, che ci ha regalato un'ora del suo tempo, per fare una chiacchierata con i ragazzi di IG e IH, i coetanei di Michael: Fabio conosceva Michael e conosce molti degli alunni che ha incontrato, perché ha realizzato un progetto teatrale assieme a loro, quando frequentavano la Scuola Primaria.
Ci siamo seduti in circolo e Fabio ci ha fatto una domanda: chi era Michael?
Ieri, al suo funerale si è parlato tanto di lui, lo si è chiamato un guerriero, un eroe, un grande amico, ma per chi non l'ha mai conosciuto o per chi lo ha conosciuto poco, Fabio ha voluto dare corpo a quelle definizioni attraverso i ricordi dei ragazzi.
Così, vinto l'imbarazzo iniziale, dopo un minuto di riflessione silenziosa, Michael si è seduto in mezzo a noi attraverso quei ricordi.
Anna si commuove e racconta di come e quando ha saputo della morte di Michael.
Irene precisa subito che se una persona non piange, ricordando Michael, non vuole dire che gli ha voluto meno bene.
Qualche ex compagno di squadra ricorda che l'anno scorso Michael aveva partecipato ad una partita di calcio e aveva fatto un goal di tacco che aveva stupito tutti.
Aurora ricorda quando ha conosciuto Michael la prima volta: era forse il primo anno di scuola elementare, si sono presi la mano per scendere le scale e hanno cominciato a raccontarsi della propria vita, soprattutto delle proprie sorelle….
Irene ricorda quando, in quinta elementare, durante l'intervallo, si sono tutti seduti in giardino per giocare a “obbligo e verità” e in quella occasione Michael ha confessato di chi era innamorato (tutti ridacchiano e guardano una bambina seduta tra noi che si nasconde sorridendo): vista la situazione le ha chiesto di essere la sua ragazza e di fronte al rifiuto di lei ha fatto l'offeso, tra le risate di tutti.
Anna ricorda di quando, alle elementari, finito l'intervallo, lei e Michael erano rimasti fuori in giardino e si sono messi a suonare il campanello per rientrare: ridevano di gusto, pensando alla faccia della maestra quando se ne sarebbe accorta.
Francesca ricorda quando, pochi mesi prima, era andata a casa di Michael per fare i compiti e, dopo averli finiti, hanno iniziato a giocare a UNO: vinceva sempre lui e si sono fatti molte risate.
Aurora ricorda quanto Michael si sia impegnato fino all'ultimo nello studio e nei compiti.
Ahmed ricorda quando è arrivato in quinta elementare e Michael è andato a stringergli la mano per presentarsi.
Stefano ricorda quando una sera lui, Michael e Mirco sono andati a cena fuori al ristorante: tornando a casa, in macchina, Mirco si era addormentato ed è stato un po' “sbeffeggiato” dagli amici.
Aurora si ricorda quando, al compleanno di Michael, qualche mese prima, si sono divertiti a leggere barzellette insieme.
Mirco si ricorda che, un pomeriggio, per vincere una partita alla Play Station contro Stefano, ha dovuto, di nascosto passare il telecomando a Michael.
Tutti ricordano come è stato strano vedere, al funerale, il padre di Michael piangere, non lo avevano mai visto con le lacrime agli occhi.
Samuele e Mattia si ricordano quando, alla fine della quinta elementare sono andati a trovarlo all'ospedale, con cartelloni e striscioni e lui si è affacciato alla finestra contento di rivedere i suoi amici.
Stefano ricorda ancora quando l'anno scorso, in spiaggia, Michael non stava tanto bene e i suoi amici hanno scritto sulla sabbia “Maik sei forte” poi hanno scattato una foto e l'hanno mandata alla mamma.
Anna ricorda ancora della festa a sorpresa che hanno organizzato a Michael in quinta elementare, di quando hanno dovuto trattenerlo perché non entrasse in classe prima del tempo, della sua reazione felice e sorpresa quando ha visto tutti gli amici riuniti lì per lui.
Sono ricordi gioiosi, lieti, sereni o con un finale sereno, perché come ricorda Irene, Michael non ha mai fatto pesare, spesso notare, la sua malattia, lui voleva essere come loro e loro lo hanno sempre considerato così.
L'incontro si conclude con un grande abbraccio dei ragazzi, un simbolico abbraccio a Michael.