NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Gli obiettivi e i contenuti dell’intervento didattico sono riferiti ai seguenti “campi di esperienza”, individuati dagli ordinamenti vigenti:
- 1.Il corpo, il movimento e la salute;
- 2.La fruizione e la produzione di messaggi;
- 3.Noi e gli altri
- 4.L’esplorazione, la conoscenza e la progettazione.
Dal punto di vista metodologico l’apprendimento del bambino si realizza sempre a partire dall’esperienza, poiché egli non può ancora avvalersi delle tecniche della lettura e della scrittura.
Spetta, quindi, al docente, predisporre ambienti stimolanti e ricchi di opportunità formative; strutturare funzionalmente gli spazi per favorire e sollecitare la conversazione, l’ascolto di racconti e di storie, il gioco, la consultazione di libri, le attività espressive, l’osservazione di fatti e di fenomeni della realtà.
NELLA SCUOLA PRIMARIA:
Le discipline di insegnamento sono assegnate ai docenti che assicurano in ogni situazione la continuità educativa e didattica, la valorizzazione della professionalità dei docenti, la valorizzazione del lavoro collegiale, tempi congrui ed equilibrati per svolgere le attività afferenti alle varie discipline, secondo il principio:
- della flessibilità (il monte ore di ciascuna disciplina è annuale),
- dell’unitarietà ed interdisciplinarietà dell’insegnamento;
- del diverso peso che ciascuna disciplina assume, in base agli obiettivi esplicitati dalle Indicazioni nazionali;
- della definizione normativa del monte ore per la lingua inglese (1 ora per la prima classe, 2 ore per la seconda classe, 3 ore per la terza, quarta e quinta classe) e per la religione cattolica (2 ore settimanali);
- dell’organizzazione della materia alternativa, per i bambini le cui famiglie hanno optato di non
avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
È previsto l’insegnamento delle seguenti discipline:
- Italiano
- Inglese (in tutte le classi)
- Matematica (comprensiva di aritmetica, geometria, logica, statistica )
- Scienze
- Storia e Geografia
- Religione Cattolica / Attività integrativa alternativa
- Arte ed immagine
- Musica
- Educazione Fisica
- Tecnologia ed Informatica (svolte in maniera “trasversale”)
- Educazione alla convivenza civile (svolte in maniera “trasversale”)
Per perseguire gli obiettivi formativi, in continuità con la scuola dell’infanzia, vengono utilizzate – oltre al tradizionale metodo della lezione frontale, altre strategie metodologiche, che facilitano
l’apprendimento e stimolano l’interesse degli alunni:
- Progettazione di un periodo di accoglienza e di conoscenza degli alunni provenienti dalla scuola dell’infanzia nel mese di settembre di ogni anno scolastico,
- Lavoro didattico a classi aperte,
- Lavoro di gruppo e attività di ricerca,
- Percorsi personalizzati di lavoro,
- Utilizzo di tecnologie multimediali,
- Attività di laboratorio.
Inoltre verranno “fruite” in varia misura, con visite guidate e viaggi d’istruzione le occasioni e le iniziative offerte dal territorio quali, ad esempio, spettacoli teatrali, mostre, concorsi, proposte culturali e sportive; verranno attivate collaborazioni con esperti (in riferimento a specifici percorsi didattici), con le biblioteche, i musei, gli enti culturali, ecc.
NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:
Gli insegnanti sono assegnati alle classi e cercano di assicurare in ogni situazione la continuità educativa e didattica. La valorizzazione della professionalità dei docenti, la valorizzazione del lavoro collegiale.
Per perseguire gli obiettivi formativi, in continuità con la scuola primaria gli insegnanti utilizzano varie strategie metodologiche e privilegiano:
- Progettazione di un periodo di accoglienza e di conoscenza degli alunni provenienti dalla scuola primaria nel mese di settembre di ogni anno scolastico
- Stesura di una suddivisione oraria possibilmente bilanciata tra attività più prettamente operative ed altre teoriche
- condivisione all’interno della scuola di spazi e progetti che garantiscano uniformità di offerta formativa tra le classi.
- fferta a tutti gli studenti di strumenti idonei allo sviluppo delle competenze chiave che li prepari alla vita adulta e costituisca così la base per ulteriori occasioni di apprendimento (“longlife learning”).
- promozione di una integrazione fondata su valori comuni e che tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di percorsi personalizzati per realizzare le loro potenzialità;
- contrasto dell’insuccesso e della dispersione scolastica con esperienze ed azioni significative e gratificanti per ogni allievo;
- attenzione ad ogni studente, alla sua specificità e alla sua formazione, per renderlo autonomo nelle scelte, più sicuro di sé e disponibile a collaborare con gli altri, garantendo i valori del confronto tra culture diverse e di un approccio pluralistico;
- rientamento alla scelta del percorso scolastico successivo attraverso la
valorizzazione delle attitudini e degli interessi dei ragazzi.
Per rispondere a particolari esigenze e permettere ai ragazzi di integrare ed arricchire le proprie conoscenze scolastiche, la Scuola, coerentemente con le risorse e i docenti disponibili organizza ogni anno:
- Visite guidate e viaggi d’istruzione (mostre, musei, centri di interesse artistico, mondo del lavoro e attività laboratoriali con i musei di RE)
- Partecipazione a spettacoli (teatro, concerti, cinema) con riferimento alla programmazione didattica.
- Attività di recupero, consolidamento e potenziamento disciplinare durante l’anno vengono effettuate e realizzate dagli insegnanti stessi durante le ore curricolari o extracurricolari.
- Iniziative quali concorsi matematici e di lingua italiana curati dai docenti disponibili a portare avanti tale attività.
ATTIVITÀ’ INTEGRATIVE IN ORARIO EXTRASCOLASTICO
In collaborazione con altri enti e/o associazioni e all’interno di un comune progetto la scuola realizza le seguenti attività quali parte integranti dell’offerta formativa:
Laboratori pomeridiani di teatro, video-fotografia, musica, ecc.
Corsi di orientamento musicale in collaborazione con l’Istituto Musicale A. Peri, con attività di avviamento allo strumento presso l’Istituto.
GET (gruppi educativi territoriali) in collaborazione con Assessorato Scuola del Comune e Officina Educativa che organizzano attività pomeridiane per l’esecuzione dei compiti e per altre attività educative.
PROGETTI DEL CENTRO SPORTIVO – C.S.S.
Il Collegio docenti ha deliberato l’istituzione Centro Sportivo Scolastico (cfr. Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado). Il Ministero ha assunto la determinazione di intraprendere azioni volte a migliorare la qualità del servizio inerente le attività motorie, fisiche e sportive nelle scuole di ogni ordine e grado. A tale fine intende procedere ad una rivisitazione globale dell’organizzazione del settore proponendo formule organizzative innovative e la riorganizzazione dell’avviamento alla pratica sportiva secondo una nuova formula mirata a conseguire incrementi delle attività a livello di scuola e territoriale per fasce più ampie di studenti e su diversificazioni per lo sport di eccellenza.
Le scelte che saranno operate dalle scuole nel quadro degli indirizzi nazionali dovranno trovare collocazione nel Piano dell’offerta formativa di ciascuna istituzione, essendo la pratica sportiva elemento costitutivo del complessivo processo educativo e non momento accessorio privo di respiro interdisciplinare.
La formula organizzativa cui si affida la risposta concreta alla volontà di ampliamento e riqualificazione dell’attività motoria, fisica e sportiva giovanile è quella della istituzione dei CENTRI SPORTIVI SCOLASTICI, da intendersi come struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica. La loro costituzione presso le scuole secondarie è autonomamente deliberata e non ha alcun carattere di obbligatorietà. Le scuole potranno liberamente decidere di costituirli rispettando le procedure e coinvolgendo gli organi di istituto, individuali e collegiali, ai quali la normativa vigente affida la formazione e la manifestazione delle deliberazioni.
Compito dei C.S.S. è quello di programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti con le finalità e gli obiettivi del progetto nazionale, in funzione della propria realtà e delle proprie risorse.
La costituzione dei C.S.S. è la formula organizzativa che fornisce garanzie in ordine ad un’attività programmata, continuativa e legata al complessivo processo di formazione dei giovani. Essa, pur essendo libera, costituisce condizione per l’accesso alle ore di avviamento alla pratica sportiva, che trovano così un percorso di erogazione mirato evitando dispersioni non produttive e svincolate da una logica organizzativa di sistema. Nel contempo le progettualità che saranno espresse e realizzate forniranno un parametro di riferimento per la rilevazione dell’effettivo fabbisogno di risorse finanziarie.
COORDINATRICE del C.S.S.: Prof.ssa Marina Nora